Caratteristiche dell’alto tedesco

La lingua tedesca si divide, per ragioni di tipo geografico, in: alto tedesco e basso tedesco. Appartengono all’alto tedesco tutti quei dialetti della zona meridionale, di fatto quella montuosa (da qui la catalogazione di “alto tedesco”) come l’alamanno, il bavarese, il franco (con i dialetti del franco renano, renano meridionale, franco ripuario e mosellano). L’alto tedesco differisce dagli altri dialetti per la comparsa di una seconda mutazione consonantica (sempre descritta da Jacob Grimm), la quale, a differenza della prima, non sarà pangermanica, nè predocumentaria, anzi è una mutazione che varia di zona in zona, fino a scomparire man mano che ci si sposta verso il nord.

Le caratteristiche morfologiche dell’alto tedesco sono:

  1. Temi maschili in “a” o addirittura à per nominativo plurale;
  2. Diffusione di forme di plurale in “IR” derivate da indoeuropeo -es-; abbiamo pochi esempi: lambh-es > lamb-iz, -iz- che si rotacizza per applicazione della legge di Verner diventando “ir” alternante “ar”;
  3. Formazione di un articolo determinativo “der” (de + III pers. pronome “er”)
  4. Formazione di un articolo dimostrativo das + er
  5. Formante -er per aggettivi flessi alla maniera forte (blint blinter);
  6. Formante in -t per la seconda persona singolare (nimis nimis-t)
  7. Estensione di un tema in -è-a tutte le persone dlela flessione dei verbi di terza classe debole
  8. Desinenza -mès nella prima persona plurale, che continua dall’indoeuropeo (gr. faromès)
  9. Formazioni perifrastiche per il passivo, futuro, perfetto.

[passato composto: passato di haben + participio preterito]; tutte le lingue germaniche utilizzano perifrasi con volore, potere, dovere + infinito del verbo; nel Taziano esiste una perifrasi= wirdist swigenti (eris tacent) che rappresenta un unicum nell’alto tedesco ma molto frequente nel tedesco medio= werdan + participio presente.

 

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